LA VARIABILE ECCITAZIONE
La locuzione “la variabile eccitazione” assume significato diverso a seconda che il termine “variabile” sia assunto come sostantivo piuttosto che aggettivo.
Insomma, l’eccitazione è una “variabile” o è “variabile”?
Quando è l’una e quando è l’altra.
E quando è l’una, da cosa dipende?
E quando è l’altra?
E non sarebbe opportuno precisare che l’eccitazione, oltre ad essere una variabile (c’è o non c’è? ), oltre ad essere variabile (per quantità e qualità), può essere anche varia, nel senso che viviamo diversi tipi di eccitazione!?
Proviamo a sgarbugliare l’intrico.
Innanzitutto,
– Cos’è l’eccitazione?
– Quando c’è a cosa serve e cosa ne facciamo?
– Ce ne accorgiamo, l’accettiamo e ne facciamo buon uso?
– Ci accorgiamo sempre della nostra eccitazione?
– Quando non ce ne accorgiamo, cosa ci porta e come facciamo a non accorgercene, a non riconoscerla?
– La trasformiamo in ansia facendoci vincere dalla paura?
– La neghiamo?
– La seppelliamo sotto il gelo dell’inibizione e della repressione?
– Cos’altro ne facciamo e come?
Relativamente al “vario” tipo di eccitazione, considerando, gestalticamente, l’eccitazione come una delle fasi ineludibili del processo di soddisfazione di ogni nostro bisogno, possiamo pensare ad un diverso tipo di eccitazione in funzione del diverso tipo di bisogno che ci apprestiamo a soddisfare?
Su tutto questo lavoreremo in questo weekend di Formazione “X”.
Sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015.
Lo faremo esperienzialmente, coinvolgendoci Tutti con i nostri vissuti, con il nostro esserci, con le nostre capacità di confronto e partecipazione.
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